Giovedì sera abbiamo provato "The Cave", gioco di piazzamento tessere ed esplorazione.
Abbiamo affrontato una partita a cinque giocatori, a nostro parere il numero perfetto per poter godere in pieno di questo titolo!
Giocarlo con meno di quattro persone risulterebbe troppo "solitario", ogni speleologo andrebbe per la propria strada senza avere "rotture" causate dagli altri giocatori.
Il titolo mi è piaciuto molto, l'ambientazione si è sentita parecchio (Soprattutto quando si scende troppo in profondità e, una volta terminato il cibo, si fa una gran fatica a tornare al campo base per rifocillarsi).
Ovviamente il fattore fortuna incide molto ma, in un gioco del genere, non ci si può aspettare diversamente.
Butto li una "sparata", forse (E ripeto forse) mi sono divertito di più che con Carcassonne!
Non so perché ma per tutta la durata ho avuto come un senso di claustrofobia, di non avere abbastanza tempo per tentare una discesa particolare o affrontare uno stretto anfratto!
In cinque giocatori, se si hanno alcuni "pensatori", il gioco non va oltre i 90/120 minuti (Compresa la spiegazione delle regole).
Se tutti dovessero essere già "apparecchiati" una partita non durerebbe più di 90 minuti massimo.
Unica nota "negativa" (Se così si può chiamare) è stata quella di dover stare molto attenti ai metri di dislivello fra un livello e l'altro. Anche i segnalini profondità non aiutano perfettamente in questo calcolo.
Gran bel "semi-filler"!
Uhmm sembra parecchio stretto questo cunicolo, ma dovrei passarci … vediamo un po’ …
RispondiEliminaSì, ci passo …. ancora un po’ più avanti … ancora un po’ …. ancora qualche centimetro ….
Lentamente avanzo nel buio, raschiando la faccia e i gomiti sulle pareti. Continuo ad avanzare, ma troppo lentamente!
Arrivato dal lato opposto mi accorgo con sgomento che mi sono fatto prendere la mano: ho impiegato troppo tempo per superare questa strettoia e ora sono rimasto senza più cibo e molto lontano dal campo base!
Questo errore mi è costato la partita: preso dalla foga di fare punti, ho calcolato male quanto ci avrei messo a tornare al campo e, seppure abbia terminato il gioco, il risultato è stato gravemente compromesso.
Ma facciamo ora un passo indietro: il gioco non mi ispirava moltissimo. Le tessere da girare mi davano l’idea che la fortuna la facesse da padrona e visto che di solito la fortuna tende ad ignorarmi, non amo particolarmente questi giochi.
Questo però mi è piaciuto parecchio: innanzitutto l’ambientazione è bellissima e durante il gioco non si finisce mai per parlare di “cubo bianco o carta blu”, ma si parla sempre di cunicoli, corde, bombole e cibo. Sembra davvero di essere sotto terra, al punto che mi piacerebbe provare a giocarlo a lume di candela come ai vecchi tempi di D&D.
Poi è vero che la componente fortuna c’è ed è importante, ma se siete tra quelli che pensano ancora che l’importante sia divertirsi e non vincere a tutti i costi, questo non è mai un problema.
Anche girare una carta e trovare un vicolo cieco, non mi ha mai dato un senso di frustrazione, semmai ha contribuito ancora di più all’immedesimazione nel gioco.
In conclusione: promosso ai pieni voti e consigliato davvero a tutti!
"ma se siete tra quelli che pensano ancora che l’importante sia divertirsi e non vincere a tutti i costi, questo non è mai un problema. " già hai proprio ragione sante parole sopratutto, perché non vinci mai ;-)
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