venerdì 4 aprile 2014

[COMMENTI] I Pilastri della Terra


Finalmente torniamo sul blog, torniamo a raccontarvi il gioco provato questa settimana.
Non ci siamo dimenticati di voi, anzi, ma settimana scorsa abbiamo filmato per il prossimo video che pubblicheremo a breve quindi non avevamo materiale da poter proporre.

Ieri sera, stranamente, saremmo dovuti essere soltanto in quattro dato che "I migliori marcatori del campionato" erano impegnati in una tristissima "riunione di condominio"....
Quale migliore occasione per poter sfruttare un gioco per "poche persone"?
Propongo quindi, in maniera democratica, I Pilastri della Terra.
All'ultimo Corvaccio chiama dicendo che non riuscirà ad essere dei nostri quindi lo proveremo in tre giocatori.

Che genere di gioco ci troviamo davanti?

Un classico piazzamento lavoratori con gestione risorse basato sul famoso romanzo dello scrittore Ken Follet: I Pilastri della terra.
Impersoneremo i capomastri che dovranno dedicare "anima e cuore" nella costruzione della famosa cattedrale e per farlo dovranno mandare i lavoranti a raccogliere risorse: Pietra, legno e sabbia.
In un secondo momento, tramite l'ausilio di personaggi chiave, trasformarle in punti vittoria.


I materiali sono davvero di altissimo livello, una chicca su tutte è il modellino della cattedrale che ogni fine turno si materializza fino ad arrivare alla sua completezza nell'ultima fase di gioco.


Abbiamo acquistato anche l'espansione che porta il numero dei giocatori a sei.
A breve testeremo anche questa con una bella "partitona di gruppo"!

A me il gioco è piaciuto TANTO TANTO, il target non è da "hardcore gamers" ma riesce lo stesso a trasmettere una fortissima ambientazione ed è capace di regalare un paio d'ore davvero piacevoli.
Consiglio di sottoporlo a persone che sono a digiuno di giochi del genere, potrebbe essere perfetto per far capire loro cosa voglia dire un "German Games".
L'interazione c'è e spesso è bella "bastarda" e questo da quel pepe in più che "rallegra" sempre la serata!



1 commento:

  1. In tre parole:
    -bello
    -divertente
    -di grande spessore
    (Saranno davvero tre o sono cinque? … o forse sono quattro? ;)

    Ieri sera mi sono divertito davvero tanto: il gioco ha una bella ambientazione, che chi ha letto i libri, non potrà non riconoscere e in cui è davvero facile immergersi.

    Il materiale è davvero pregevole: la cattedrale da costruire mi ha fatto quasi tornare bambino, quando ho finalmente capito come assemblarla, e i lavoratori di legno sono davvero ben fatti, così come il tabellone e le carte.
    Questi ultimi sono decorati al punto giusto: belli ma sempre di facile lettura, cosa per me importantissima perchè se devo perdere tempo a cercare di "leggere" una carta o una casella del tabellone, il ritmo di gioco ne risente.

    Le risorse sono i "soliti" cubi colorati ma a differenza di altri giochi che ho provato, non mi sono mai sorpreso a dire o pensare "guadagno tre cubi verdi/blu/bianchi", ma ho sempre pensato in termini di legna, metallo o pietra, sintomo questo che l'immedesimazione resta sempre alta.

    Certo la componente fortuna non è del tutto assente, ma non la fa mai da padrona e soprattutto i meccanismi di gioco fanno sempre in modo che possa essere controbilanciata da qualche contromossa.

    Molto ben fatte anche le regole: in caso di dubbio basta una veloce rilettura per capirle al 100%, senza i fastidiosi "Ma secondo te intende così?" "No, per me vuol dire invece che …"
    Punto a favore è anche la semplicità: niente di troppo complesso che richieda troppa fatica per essere imparato. Basta poco e il gioco scorre fluido e senza intoppi.

    Mi è anche piaciuta la possibilità di iterazione con gli altri giocatori che rimane alta: non si gioca da soli per vincere ma si gioca davvero anche contro gli altri. Basta fregare una risorsa, rubare una carta e gli avversari possono essere messi in seria difficoltà.

    Non vedo l'ora di poter provare anche l'espansione!

    Se potete quindi, correte a giocarlo!

    Jello

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