giovedì 7 settembre 2017

[COMMENTI] Clank! + Sunken Treasure


Deck-building, il mio amore!
Clank ha fatto subito breccia nel mio cuore, semplice, divertente e con una meccanica non innovativa ma che è riuscita a catapultarmi nel mood del gioco in pochi minuti.
Impersoneremo una sorta di "ladro avventuriero" che dovrà scendere nelle profondità della tana di un drago alla ricerca dell'artefatto più prezioso.
Bisognerà prestare molta attenzione perché più rumore faremo (Cubetti Clank) più avremo possibilità che il drago ci senta e ci "punzecchi il culo".

Comincio subito con il dire ai maniaci del controllo totale che l'alea c'è e non è poca.
A prescindere dalle carte che hai in mano (se non ti escono in quel momento possono causarti problemi visto che movimento e azioni si svolgono solo ed esclusivamente utilizzandole) anche la pesca dei cubetti dal sacchetto per decidere chi sarà ferito o i tasselli ricompensa da scoprire una volta recuperati, hanno un certo peso nella gestione globale della partita.
Solitamente non amo la dea bendata ma in un gioco del genere ci sta, e anche alla grande.

Lo abbiamo giocato in quattro inserendo anche l'espansione "Sunken Treasure" e, con spiegazione, non abbiamo sforato i 120 minuti.
L'espansione, oltre ad offrire carte aggiuntive, da la possibilità di giocare su un tabellone nuovo (fronte e retro come il tabellone originale) con alcune chicche degne di nota.
Dopo alcune partite ho notato come le carte di questa nuova estensione riescano perfettamente a creare combo micidiali che non riuscivano ad innescarsi solo con il gioco base.


I materiali sono ben fatti, le illustrazioni molto evocative e di pregio e anche plancia e tassellame vario spesso e resistente.

Quello che mi è piaciuto di questo gioco è la spensieratezza che si respira nel giocarlo ma soprattutto mi ha colpito quella strana sensazione di avere fra le mani un gioco diverso dal solito, un gioco innovativo anche se in realtà non c'è assolutamente nulla che faccia gridare al miracolo.

Ho fatto provare questo titolo a molte persone e tutte sono rimaste soddisfatte ma soprattutto coinvolte dall'esperienza di gioco.
Ho trovato molto interessante ascoltare le sensazioni a fine partita e, una cosa che accomuna quasi tutti i commenti, è la sensazione di essere inseguiti davvero dal drago (soprattutto nel finale) e la tensione palpabile quando si stanno per estrarre dal sacchetto i cubetti per capire chi sarà ferito.


Ovviamente sull'onda dell'entusiasmo hanno deciso di produrre un nuovo gioco stand-alone (Non ci sarà bisogno di nessuna versione precedente per giocarlo ma sarà un gioco a se stante) chiamato "Clank! In Space" e, come potete immaginare, non vedo l'ora esca dato che per me sarà un acquisto obbligatorio.

Da un primo video ho potuto notare che il tabellone non sarà "fisso" ma componibile mentre il resto delle meccaniche saranno più o meno simili con la sola grossa differenza dell'ambientazione sci-fi.

Non vi resta quindi che buttarvi a capofitto nel dungeon misterioso ma ricordate molto bene che se i bagni pubblici della stazione Roma Termini hanno uno strano olezzo, la tana di un drago nero puzza dieci volte tanto!
PS: Chissà la tana del mostro che ci inseguirà nello spazio come sarà, in mancanza di ossigeno potrebbero galleggiare in aria strani rifiuti organici!



mercoledì 30 agosto 2017

[COMMENTI] Doom: The Boardgame



Uno dei primi titoli che ho acquistato, e parliamo dell'ormai lontano 2004, è stato proprio "Doom:The Boardgame".
Era un gioco totalmente diverso da questa nuova edizione, un dungeon crawling puro dove un giocatore gestiva il male mentre gli altri girovagavano per stazioni spaziali all'oscuro di come si sarebbe creata la mappa, in cerca dell'obbiettivo che la missione prevedeva.
Una sorta di party alla D&D con il master che costruiva le avventure creando ambientazione e tensione in salsa spaziale.

Questo nuovo titolo (Da due a cinque giocatori) è invece uno skirmish puro dove bisogna "blastare" senza pietà i mostri che il cattivone di turno cagherà fuori senza ritegno, cercando di concludere l'obbiettivo finale nel più breve tempo possibile.
Come faremo a svolgere le azioni? Oltre i classici tiri di dado dovremo cercare di rendere sempre più performante il nostro mazzo raccogliendo armi e oggetti particolari dalla plancia.


La componentistica è davvero di livello, le miniature sono molto belle e anche le varie plance in cartone sono spesse e robuste.
Onestamente non ero molto convinto di questo titolo, avevo paura fosse un semplice "tira il dado e spera esca più danno possibile" invece la meccanica del card-driven unita alle combo che si innescano è riuscita a rapirmi (Una sorta di deckbuilding molto light).
La cooperazione fra compagni gioca davvero un ruolo fondamentale e questo mi è piaciuto molto, lanciare un ologramma per coprire un compagno che sta tentando di soffiare l'arma super power sotto il sedere di un demone incazzato credetemi che gasa tantissimo.

Ho trovato questo nuovo Doom molto più tattico e ragionato, in alcuni casi quasi scacchistico.
Il movimento dei personaggi e il range delle armi possono davvero mettere il bastone fra le ruote ad entrambe le fazioni ma è altrettanto vero che la fortuna nel tiro dei dadi aiuta non poco.
Questo però non deve spaventarvi, ci sono molte carte che permettono di arginare un tiro andato male!
Degne di nota le "glory kill" ossia i famosi colpi devastanti che "sciolgono" i mostri nel corpo a corpo; riuscire a portarne a termine uno, oltre a potenziare il personaggio, è motivo di vanto ed orgoglio al tavolo.


Le sensazioni sono state di totale fluidità dei turni, il gioco a mio parere gira che è una meraviglia senza intoppi e senza particolari tempi morti.
Se dovessi trovargli qualche pecca direi che il setup non è dei più veloci e il testo di qualche carta non è molto intuitivo ma con l'imminente localizzazione in italiano credo tutto si risolverà senza problemi.
Abbiamo provato il titolo in cinque giocatori e, da una prima impressione, sembra il top giocato a pieno regime.
Pensare di giocarlo in due o tre non mi esalterebbe particolarmente.
La durata è stata contenuta, comprese le spiegazioni non siamo andati oltre i 150 minuti.

In conclusione a chi consiglio questo gioco?
Ai maniaci delle miniature e degli American in generale ma anche a chi ha voglia di una bella sfida cooperativa da affrontare con il coltello in mezzo ai denti!
Signori, stiamo parlando di Doom, ripensiamo a quando si giocava davanti ad un monitor pixelloso con il nostro bel fucile a canne mozze stretto in mano pronti a far saltare la testa ai mostri più infimi.....il durello ci faceva venire!



giovedì 27 luglio 2017

[COMMENTI] Il Padrino: L'impero dei Corleone


E' passato troppo tempo dall'ultima volta che ho scritto quattro righe qui sul Blog, stamattina appena sveglio mi sono trovato sul cellulare un WhatsApp firmato dalla Famiglia Corleone molto minaccioso: "Se non torni a scrivere con regolarità finirai in qualche blocco di cemento sul fondo del fiume Hudson!".

Il Padrino, gioco da due a cinque giocatori creato da quel pazzo furioso di Mr. Eric Lang (Blood Rage, The Others e molti altri) edito in Italia da Asmodee, ci catapulterà tra la fine degli anni 40 e la prima metà degli anni 50 nella New York "gestita" da Don Vito Corleone, capo di una famiglia mafiosa divenuta col tempo una delle più potenti organizzazioni criminali. 
Ogni giocatore dovrà gestire al meglio loschi traffici riciclando, appena possibile, il denaro che guadagnerà da estorsioni e lavori molto poco morali.

Le meccaniche sono le classiche del piazzamento lavoratori, maggioranze e collezione set in funzione delle carte lavoro che dovremo completare.

Partiamo dal primo punto, la componentistica: nulla da ridire, le miniature sono davvero ben fatte, i cartoncini dei vari tasselli spessi e ben strutturati, il tabellone solido ma forse un pelino poco chiaro in alcuni punti (specialmente quando si devono calcolare le maggioranze seguendo le adiacenze delle miniature), le valigette di ferro per poter contenere i soldi sono davvero meravigliose e anche il packaging è davvero di livello, ci sono mille scomparti ben suddivisi per contenere qualsiasi cosa.


Il gioco mi è piaciuto molto, non grido al miracolo ma devo dire che fa bene il suo lavoro.
E' un gioco duro e cattivo, l'interazione è ai massimi livelli e gli sgambetti con annessi colpi di scena sono dietro l'angolo.
Non è facile creare un piano da seguire tutta la partita, ogni atto (Il gioco è diviso in quattro atti suddivisi a loro volta in cinque sotto fasi) vi sbatterà in faccia talmente tanti ribaltamenti di fronte da dover creare una nuova strategia che andrà massimizzata nel migliore dei modi.
Alcune carte lavoro, una volta completate, risulteranno davvero bastarde: quando giocherete la prima partita e gli avversari ve le vomiteranno addosso proverete una strana sensazione di impotenza e di rabbia. Veder distruggere totalmente quello che, con molta fatica, avete tentato di costruire non è bello.
Preparatevi quindi a prendere pugni nello stomaco e a farvi malmenare a destra e a sinistra.
Ricordate sempre di non giocare assolutamente questo titolo con persone poco inclini all'interazione: il rischio di "amicizia compromessa" è davvero molto alto.


Lo abbiamo provato in cinque e la durata è stata di 150 minuti compresa la spiegazione.
L'ambientazione al tavolo è stata percepita in maniera forte, il fatto di dover riciclare i soldi da mettere nella propria valigia e quindi lontani dagli occhi "indiscreti" di Don Vito, l'utilizzo delle carte merci illegali (armi, droga, superalcolici e denaro insanguinato) , la possibilità di pagare tangenti a personaggi di spicco di New York (Capo della polizia, Sindaco e molti altri) per poter avere grossi aiuti e infine lo svolgersi delle guerre territoriali fra le più importanti Famiglie mafiose dell'epoca rendono questo titolo capace di trasformare i giocatori in perfetti delinquenti d'altri tempi.

martedì 28 marzo 2017

[COMMENTI] Game of Trains

Un altro giocato provato ieri è Game of Trains, appena acquistato da Roz e lanciato sul tavolo con la frase "è bello, provatelo".

La lettura delle regole dura 10 minuti e siamo subito pronti ad intavolarlo per iniziare.

Il meccanismo è semplice, bisogna creare un treno di 7 vagoni composto da carte numerate posizionandole in modo crescente ... semplice se i tuoi "avversari" non decidono di metterti i bastoni tra le ruote ... del treno.
E' uno di quei giochi in cui puoi decidere se costruire il tuo treno oppure distruggere quello avversario ... se volete litigare con gli amici è uno dei giochi adatti.

Nel proprio turno si può fare una sola azione su due disponibili, sostituire un vagone oppure utilizzare un'abilità delle carte, alcune delle quali interferiranno anche con gli avversari. Appena riesci a "costruire" il treno con i valori delle carte nell'ordine corretto, il gioco termina.

Filler di mezz'ora, a mio parere divertente, da poter giocare sia in famiglia che con gli amici.

[COMMENTI] Castle Panic

Ieri sera abbiamo provato diversi giochi su due tavoli separati, uno di questi è Castle Panic (portato da Gimbo).

Le regole sono abbastanza semplici e veloci, è un collaborativo con un solo vincitore finale.
Con l'aiuto di tutti bisognerà difendere il castello dall'assalto di Goblin, Orchi, Troll e Boss utilizzando arcieri, cavalieri e spadaccini prima che distruggano tutte le torri centrali.
Il gioco gira facilmente già dai primi turni e la possibilità di aiutarsi fa scorrere il gioco senza incertezze.


Essendoci un solo vincitore, forse lo proverei a giocare a carte coperte in modo tale da renderlo un po' più "strategico".
La durata è di circa un'ora e, a mio parere, adatto anche a bambini di età inferiore ai 10 anni come indicato sulla scatola.
Consigliato da giocare in famiglia o per serate senza scervellarsi troppo.

martedì 21 marzo 2017

[COMMENTI] Euphoria: Build a Better Dystopia

Ieri, grazie all'amico Roby, abbiamo provato Euphoria.
Devo dire che a prima vista, tra la grafica del tabellone e la quantità di materie sul tavolo, mi abbia un po' spaventato e mi abbia dato l'idea di essere un gioco molto complicato.

Durante la spiegazione, questa impressione è aumentata a causa della quantità di azioni che riesci a fare anche perché si inizia con solo 2 lavoratori (max. 4).


Dopo i primi giri la pressione è diminuita ed è iniziato a girare tutto molto più liscio, anche la velocità del gioco aumenta e comunque dubito che le partite durino 60 min. come indicato.

E' un piazzamento lavoratori con aggiunta di carte ed "obiettivi" che inseriscono anche un fattore "C", poco presente nei giochi del genere.

L'abbiamo provato in 3 e l'interazione era presente solo su poche azioni, probabilmente giocando in 4/5 il gioco diventa più divertente e stretto proprio perché la scelta delle azioni è vasta.

Ho giocato solo una volta, ma mi dà l'impressione che sia un gioco abbastanza vario e quindi ogni partita può essere diversa dalle precedenti.

Nota dolente, per me, è forse la grafica del tabellone che incasina un po' le idee.

Alla fine è stato promosso da tutti i giocatori.

lunedì 5 settembre 2016

[COMMENTI] Un, due, tre INTERSTELLAR! (The Last Chance)

E’ da molto che non mi siedo a scrivere.
Il lavoro e i mille impegni mi stanno massacrando anche se non nascondo che mi piacerebbe tornare a buttare giù “quattro cialtronate” come una volta, dopo ogni sessione di gioco che puntualmente organizziamo tutte le settimane.


Questa volta però è diverso, il nostro compare di giocate Andrea Crespi (Autore di 1969, Apollo XIII, Pozioni Esplosive e dell’imminente Alone) in collaborazione con Davide Calza, ha portato in sede un cinghiale pelosissimo che faticava ad entrare dalla porta.
Era al guinzaglio ma scalciava e tirava come un matto quindi, per rendere onore alla fatica fatta dalla coppia, non potevo tirarmi indietro e scrivere le mie considerazioni.

Interstellar, The Last Chance o una fusione di tutti e due i nomi sarà il titolo con il quale battezzeranno questo gioco a tematica spaziale.

2157, contrariamente alle previsioni dell’uomo, alcuni violenti eventi stellari hanno enormemente accelerato la vita della nostra stella. Dal 2012 il centro della nostra galassia si è allineato con il nostro sistema solare, creando degli strani e sconosciuti flussi energetici che hanno colpito il nostro Sole. Ora è quasi alla fine del suo ciclo vitale e il suo futuro, come quello di tutte le stelle della sua categoria, è la trasformazione in gigante rossa.
Questa porterà all’aumento delle sue dimensioni in modo eccezionale, portandola a divorare Mercurio, Venere e con tutta probabilità, la Terra!
Come razza umana, il nostro compito sarà quello di costruire una gigantesca nave interstellare che permetterebbe ad una ampia fetta dell’umanità rimasta, di salvarsi su una nuova terra trovata durante le apposite ricerche di pianeti extrasolari.
Ma la costruzione non è cosa semplice, perché i materiali necessari non si possono trovare sul nostro pianeta, ma in tutti i pianeti del nostro sistema solare.
Ognuno guiderà una fazione il cui compito sarà quello di portare a termine nel miglior modo possibile il proprio compito.
Chi sarà giudicato tale, avrà l’onore e l’onere di guidare l’umanità sulla nuova terra.


German “pelosissimo” con una durata complessiva di 180 minuti capace di mettere seriamente alla prova le teste di 2 / 4 giocatori assolutamente non alle prime armi. 
Parto subito con il dire che a me è piaciuto tanto. La meccanica è molto particolare, come potete vedere dalle foto i pianeti ad ogni inizio turno ruotano cambiando così il costo del carburante per svolgere viaggi satellitari e navali, quindi durante il turno ogni giocatore dovrà tenere ben presente quanto carburante caricare sulla rispettive astronavi, una cosa innovativa che non avevo mai visto in giochi del genere. Il turno, una volta capito il meccanismo, gira in maniera fluida e chiara e la cosa che mi preme sottolineare è l’attenzione che il giocatore ha durante l’arco della partita: noi eravamo in cinque (Due hanno giocato insieme) e MAI nessuno ha distolto l’attenzione dalla plancia generale nemmeno un secondo.


Per prima cosa il giocatore attivo, sposterà le orbite dei pianeti, aggiornando il sistema solare.
Successivamente pescherà da un sacchetto (già impostato all’inizio della giocata in base al numero di giocatori) un tot. di cubi risorse senza farli vedere (da un minimo pari al numero di giocatori al suo doppio).
Ovviamente più cubi pescheremo e più aumenterà la possibilità di avere nelle mani la risorsa che speravamo, ma così facendo daremo modo ai nostri avversari di scegliere fra più risorse. Questo perché una volta scelto il cubetto passeremo i rimanenti in senso orario ai nostri avversari.
Una volta che tutti avranno scelto una risorsa si riveleranno e si deciderà se tenerle o meno dato che ogni risorsa ha un costo da pagare in  termini di “Sfruttamento Solare”…si, perché il Sole si stà consumando e, più verrà sfruttato, più se ne accelererà la fine!
E’ presente la fase delle classiche ricerche tecnologie da sviluppare che andranno pagate in risorse le quali, a loro volta, verranno portate a casa dalle nostre navi e dai nostri cargo.
Dove estrarremo le materie?
Dai pianeti che avremo sondato prima con i nostri satelliti e poi “Terraformato”.
Ci saranno trivelle per aumentare la produzione, magazzini per lo stoccaggio del materiale e molte altre tecnologie utili a creare un motore serio ed elegante.
Avremo inoltre un’altra plancia comune dove poter costruire la nave “definitiva” che ci permetterà di allontanarci per sempre dalla terra.
Qui ci si scannerà alla morte dato che andranno inserite varie combinazioni di risorse e andrà caricata più popolazione possibile nelle camere criogene in cambio di punti prestigio (Punti vittoria) e sbloccaggio tecnologie.
Ovviamente non mancherà “l’amico” mercato che ci darà la possibilità di scambiare merci e di acquistare combustibile il quale verrà usato anche come moneta d’acquisto.


Già il materiale del prototipo mi ha gasato maledettamente, gas a manetta, non vedo l’ora di vederlo apparecchiato con quelli definitivi!
Che dire, bello, bello bello!
Da amante di giochi “pelosi” non posso che inchinarmi davanti a “cotanta roba” e sperare di riprovarlo il più presto possibile (Cosa che accadrà sicuramente!!!!!).
Un complimento enorme ad Andrea e Davide per aver sfornato un titolo che non ha nulla da invidiare a moltissimi titoli blasonati in tutto il mondo!

“Gimbo stasera prepara un po’ di tampax da inserire nelle orecchie e nel naso non vorrei ti dissanguassi durante la partita!”.