mercoledì 25 marzo 2015

[ANTEPRIMA] APOLLO XIII, Il Fallimento non è contemplato!


Ellamadonna ma quanti diavolo di biscotti ci sono su questa parete?!
Non è possibile perdere 10 minuti per scovare quello che cerchi, una semplicissima scatola di biscotti di pasticceria.

La serata sarà molto particolare, la nostra "bat-caverna" avrà l'onore di ospitare Andrea Crespi, autore di "1969", del nuovissimo gioco "Apollo XIII" e proprietario del negozio Quinta Dimensione .

La tensione è palpabile, è la prima volta che il nostro gruppo ospita una celebrità quindi dobbiamo fare per forza di cose bella figura! 
Purtroppo partiamo già svantaggiati dato che la nostra sede è sprovvista di gabinetto e inoltre il pavimento è "parquettato" per metà.
Diciamo che il biglietto da visita non è dei migliori ma confido nei biscotti, questi maledettissimi dolcetti di pasticceria.

La parete mi sembra sempre più grossa ogni minuto che passa, non riuscirò mai a trovare quello che cerco!
Dal fondo della corsia sbuca però la classica vecchietta che conosce a memoria le piastrelle del supermercato.
"Signora mi scusi, sto cercando dei biscotti di pasticceria, sa mica dove li posso trovare?". 
"Certo bel giovanotto, non guardi li in alto però, non sta mica cercando la luna!".
Scoppio a ridere.
"Ha ragione Signora, il problema è che questi biscotti serviranno a salvare un viaggio verso la luna!". 


"Apollo XIII", gioco da due a cinque giocatori della durata indicativa di 45/75 minuti.
Noi lo abbiamo provato nella versione "Hard" collaborativa, quella per cui il gioco è stato creato.
Se però non doveste esser contenti potrete giocarne una versione più easy o una versione competitiva.

Il nostro gruppo è nato principalmente per giocare titoli collaborativi quindi, anche se le cose si sono evolute molto, abbiamo un debole per questo genere.
La trama poi mi ha sempre attirato, chi non ha mai sentito parlare della famosa missione spaziale statunitense diventata celebre per un guasto e per svariate sfighe colossali che hanno mandato a puttane l'allunaggio e reso difficoltoso il rientro sulla terra?
Se qualcuno non avesse ben presente la storia consiglio la visione del famoso film "Apollo 13" diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks.

Ci troveremo quindi a gestire i vari "step" della missione così come sono successi davvero nella realtà, dalla preparazione fisica degli astronauti, alla partenza, passando per migliaia di sfighe fotoniche durante il viaggio e il rientro verso casa.
Il punto forte del gioco, come ci spiegava Andrea, è proprio l'ambientazione che ti permette di catapultarti in maniera esagerata all'interno di quel "gabbiotto" che punta verso le stelle.
C'è una costante sensazione di "pressione", di coperta MOLTO corta che, credetemi, mi ha messo addosso un'ansia pazzesca!
Quando poi entra in gioco la clessidra e si avranno così i secondi contati diventa qualche cosa di esagerato, credo di non aver mai sudato così tanto!
Per come è strutturato riesce a far scomparire dal tavolo anche il giocatore "leader" più cazzuto, con i tempi stretti non è possibile pianificare per ore e far valere la propria teoria.


A livello di meccaniche e di regolamento non posso sbottonarmi ma come potete vedere dalle foto si gestirà tutto tramite carte, sia a livello di plancia che a livello di azioni.
Ci sarà poi un tabellone separato per gestire tutte le crisi che esploderanno durante la partita, il consiglio è di tenere solo un giocatore addetto a ciò perché se mossi da "più mani" verrà a crearsi un casino pazzesco.


Il materiale che potete ammirare non è quello definitivo, la copia che abbiamo utilizzato è una delle due versioni "alpha" create per la promozione del gioco.
Lo abbiamo provato in quattro giocatori e per ben due volte abbiamo perso durante la fase di rientro, la sfida a mio parere è alta ma questo non vuol dire che siano complesse le regole, anzi!
Il gioco può essere spiegato e dato in pasto anche a persone che non siano dei gamers incalliti; non dico a persone alle primissime armi ma a chi ha voglia di fare un gradino in più dopo Ticket To Ride.
E' palese che l'influsso aleatorio si senta, alla fine dovremo pescare delle carte, ma in un gioco del genere calza proprio a pennello e non snatura assolutamente la voglia di rigiocarlo. 
Sono convinto che anche i giocatori che utilizzano come filler giochi della Splotter Spellen possano trovare "pane per i loro denti".

In conclusione posso dirvi che se il gioco fosse rimasto in sede stasera lo avremmo rigiocato molto volentieri!
Un grazie ad Andrea per la splendida serata, grazie per la fiducia dimostrata, è raro trovare persone così umili e con tanta voglia di mettersi in gioco!
Grazie anche per aver finito i biscotti, con tutta la fatica che ho fatto se fossero rimasti intonsi credo che li avrei aggiunti di nascosto al contenuto di Apollo XIII! 

SETTO

Vorrei ringraziare Andrea che, gentile come sempre, si è reso disponibile e ha messo a  nostra disposizione il prototipo (definitivo) di Apollo XIII.
Apollo XIII è la trasposizione ludica della realtà, l'ideatore ha voluto sottolineare che questo gioco è il risultato della ricerca di una meccanica ideale per l'ambientazione e non il contrario.

Ci sarà riuscito?

La risposta è si, ogni carta presente nel gioco va a richiamare uno specifico evento (negativo per la maggior parte ) che è realmente avvenuto, generando quindi le relative conseguenze in termini di stress fisico/mentale  dell'equipaggio e meccanico/organizzativo per la navetta e per la NASA.
Ma, associata a una bella e avvincente storia bisogna mettere un degno motore.
La meccanica riesce perfettamente a ricreare le sensazioni di stress che l'equipaggio ha subito, vi troverete gradualmente sempre più in difficoltà, nel vostro turno dovrete decidere come sfruttare la vostra singola e preziosa azione gratuita e riflettere se pagare in termini di carte giocatori (le chiavi alle sfighe) per fare azioni extra.

Uno dei sistemi per creare tensione è una clessidra, questa verrà attivata una volta entrati nella zona critica dello status missione, da quel momento non si potrà perdere tempo con milioni di supposizioni, e nel tempo di 1 o 2 clessidre  i giocatori dovranno risolvere i problemi nel modo migliore.

Consigli questo gioco agli amanti dello spazio, della storia e a chi cerca un cooperativo moderno, dinamico e avvincente.
Resoconto della serata: pance piene, sorrisi sulla faccia, 6 astronauti e 2 moduli spaziali dispersi nello spazio.( abbiamo fatto 2 partite una dietro l'altra perché Rozzilla non voleva andare a letto con il peso di non aver salvato 3 vite.)


MASTRO

Quando mi arriva l'improvvisa chiamata del Roz che mi chiede di partecipare alla visione in anteprima di Apollo XIII devo ammettere un certo moto di orgoglio. Che un produttore ci omaggi di chiederci un' opinione di un gioco che deve ancora raggiungere i negozi è una cosa che non voglio perdermi e quindi confermo la presenza.

Come anticipato il gioco in questione è Apollo XIII.
Questo ci permetterà di rivivere in tutti i particolari la poco fortunata missione spaziale.
Pur non essendo un conoscitore della vicenda e tanto meno dell'argomento aerospaziale, non si può fare a meno di notare la minuziosa cura nel cercare di far aderire il gioco alle vicende reali. Ottime illustrazioni e numerosi ricorsi alle immagini reali ti immergono perfettamente nella giusta 'atmosfera', così come i testi delle numerose carte riportano nomi e fatti realmente accaduti (dai più eclatanti ai piccoli particolari). Si capisce che l'autore Andrea Crespi è davvero un grande appassionato di vicende spaziali.

Riguardo al gioco vero e proprio con cui abbiamo fatto due partite (entrambe fallite) trattasi di un collaborativo con molta interazione tra i partecipanti ove comunque il regolamento, giustamente a mio avviso, consiglia di ridurre al minimo lo scambio di opinioni. Questo per simulare ancora di più la concitazione degli avvenimenti e lavorare sullo spirito di squadra.

Ho apprezzato particolarmente l'intruduzione in alcune fasi di un tempo limite in cui prendere le decisioni e il fatto che il gioco ti pone sempre sul filo del rasoio, si è sempre ad un passo dalla sconfitta e bisogna ingegnarsi per rimanere a galla; segnale tutto ciò di un ottimo beta testing.

In definitiva un gioco che promette molto bene e che sicuramente verrà particolarmente apprezzato dagli appassionati dell'argomento ma non solo (a me ad esempio ora è venuta voglia di approfondire la vicenda!).

Un grosso ringraziamento al creatore Andrea per aver scelto Boardzgames ed averci permesso di giocare Apollo XIII in assoluta anteprima.

martedì 17 marzo 2015

[COMMENTI] Il pelo tira più dei giochi in scatola?

In questo periodo il nostro gruppo si rispecchia in questa frase : "Chist so peggio delle puttane!".
Troppi giochi accatastati sulle sedie, testosterone a palla appena si varca la porta della sede e si sente l'odore delle scatole: non saremmo così arrapati nemmeno se ci fossero delle belle milfone "apparecchiate"!
Il problema è proprio quello del numero esagerato di giochi da provare che di settimana in settimana cresce esponenzialmente, ultimamente non riusciamo più a focalizzarci su un gioco solo ma saltiamo da un titolo all'altro come cavallette in calore!
Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando al bar dell'oratorio si chiedeva un misto da mille, tutte quelle caramelle colorate e profumate li sul bancone ti facevano andare in loop il cervello e non vedevi l'ora di provarle tutte!
Riuscivi addirittura a dimenticare per un momento quanto facesse schifo la pizzetta scongelata male che ti appioppavano come "combo" alle caramelle!


Ma torniamo al pelo di Feld, cioè alla sua nuova creazione: Aquasphere!
Alzo la mano subito e dico che Stefan è il mio autore preferito quindi sarò palesemente di parte: il gioco è una "cazzofigata", CAPOLAVORO INDISCUSSO!
Gioco semplice da assimilare ma strategicamente complesso da padroneggiare.
Lo abbiamo provato in quattro, all'inizio il tabellone ci è sembrato il nemico numero uno ma dopo pochi minuti è risultato chiaro e leggibile.
Un gioco dalle dinamiche "corte" e "soffocanti", è come indossare un paio di mutande strette che finiscono sempre nelle chiappe, siamo sempre li a ravanare cercando di sistemarci per il meglio senza però riuscire a stare tranquilli un minuto. 
Se siete in cerca di un titolo leggero e spensierato statene alla larga, se invece volete "crescere di livello" e provare un titolo "maturo" compratelo senza pensarci su!
Importante, indossate un buon paio di mutande per giocarlo!


Di idee diverse è il mio compagno d'avventure Mastro il quale commenta così questo gioco:

Sono piuttosto contrastato nel giudicare questo Aquasphere.
Ricorda nelle meccaniche un po' tutti quei german dove ci sono decine di modi di fare punti vittoria, dove ogni mossa va ponderata attentamente incastrandola con le successive e sopratutto dove si cerca di realizzare delle classiche combo atomiche da una valangata di punti. Devo dire sotto questo punto di vista niente di nuovo. Certo le meccaniche sono perfette e rodate come un buon orologio svizzero, tutto fila liscio e senza dubbi e senza mai ricorrere al manuale per interpretare una regola o altro. Anche la grafica textless funziona bene: è chiara e facilmente interpretabile.
Le possibili azioni da svolgere sono poche (bene), i modi di fare PV molti ma non troppi (bene anche questo poiché crea un po' di competitività tra i giocatori), le combo possibili ci sono ma non sono esageratamente potenti (in modo da non diventare l'unico obbiettivo di ogni partita).
L'atmosfera riprodotta non è male e da un po' quel senso di claustrofobia dell'essere sul fondo del mare anche se non si capisce bene cosa effettivamente questi scienziati stiano cercando (i PV infatti si fanno anche con semplici azioni di 'manutenzione').
Colori e materiali azzeccati (un po' anni 60 da copertina di yellow submarine) anche se ho trovato la plancia della base un po' confusa (inizialmente non si capiva se alcune figure servissero effettivamente al gioco o fossero solo di contorno).

A mio avviso l'unica innovazione di Aquasphere è la doppia plancia anche se ho trovato quella dell'ingegnere piuttosto pretestuosa (in definitiva si poteva benissimo mettere tutto su un'unica plancia e nessuno se ne sarebbe accorto), bella invece la forma di quella principale su cui si svolge il 90% del gioco.
In conclusione un'innovazione che innovazione non è (forse nemmeno lo voleva essere).


Ritengo che il punto debole di tutti i german sia la scarsa interazione tra i giocatori.
Come si comporta sotto questo aspetto Aquasphere? Io l'ho trovato piuttosto deludente. Personalmente per tutta la partita ho pensato solo al mio orticello dando solo ogni tanto un'occhiata all'orto del vicino e il più delle volte non per guastarglielo quanto per assicurarmi che non potesse guastare il mio. Così è stato per tutti e quattro i partecipanti. Sussiste sempre il problema che è meglio fare PV per se che spendere azioni per ostacolare un avversario (favorendo gli altri due..).
In definitiva un gran bel german senza intoppi e molto ben bilanciato nel distribuire i PV ma con scarsa interazione tra i giocatori... niente di nuovo sotto il sole.


Gioco di civilizzazione con le carte?
Lo buttiamo sul tavolo della sede non molto convinti, la copertina attira tantissimo ma aprendo la scatola fuoriesce una desolazione che poche volte abbiamo provato.
La grafica è asettica, potremmo usare il tabellone come tavolo operatorio tanto è freddo!
Ci guardiamo e Poncio esclama: "Pheeeeeega, è come trovare una gran bella ragazza per strada però senza tette!".
Perla di saggezza cruda ma veritiera.


Il Set-up scorre via veloce, così come anche le spiegazioni risultano semplici e lineari.
Il gioco ci impiega poco a carburare e le facce di Mastro e Poncio sembrano molto soddisfatte.
Historia viene apprezzato tantissimo, a fine partita l'entusiasmo è alle stelle, la componentistica "pecora" risulta essere solo un vago ricordo.


Punto a suo favore è anche l'interazione presente da non sottovalutare, sulla mappa i punti che si possono fare sono tanti e devo dire esserci un bello "scannamento" per poterseli accaparrare! 
Bello, davvero, il gioco del chirurgo ci ha colpiti molto positivamente!


SERIALE

Dopo tanto tempo finalmente si torna a giocare e quale modo migliore per farlo se non ricominciando da un gioco che ci ha regalato tante emozioni?
Ovviamente stiamo parlando del rompicapo Le leggende di Andor.
Abbiamo lasciato i nostri eroi dopo aver sconfitto il drago.
Ora convinti di potersi finalmente riposare in taverna, i nostri eroi stavano già ordinando le loro birre per festeggiare degnamente l'eroica impresa.
Purtroppo non sarebbe stato così, il principe era scomparso e i mostri minacciavano ancora il regno.
non restava altro che riprendere le armi e ripartire nuovamente all'avventura mettendo a repentaglio le loro vite per salvare gli innocenti.



Questa nuova espansione ripercorre il già collaudato regolamento aggiungendo qualche chicca. In particolare i nostri eroi avranno disposizione degli artefatti per affrontare le insidie che si presenteranno durante l'avventura.
Sarà importante scegliere quelli più idonei alla strategia scelta, perché come ben sappiamo ogni errore può essere fatale.
Non valutare una mossa potrebbe trasformare un successo in un imperdonabile fallimento.
Che dire anche questa volta non ha tradito le aspettative piacerà sicuramente agli appassionati di Andor.
Al primo tentativo comunque un successo che dire un giocatore fortunato è meglio di un giocatore bravo.
Questa espansione permette di giocare l'avventura affrontando diversi pericoli sulla stessa falsariga infatti salvare il principe sarà comunque l'obiettivo comune di ogni giocata.
Ovviamente voto molto positivo per uno dei più bei collaborativi in circolazione.


ROZ

Andor è stato amore a prima vista!
Ricordo ancora quando per mesi non giocavamo ad altro se non a questo titolo, abbiamo letteralmente sbranato le missioni "base" e, una volta terminate, non vedevamo l'ora uscisse qualche cosa di nuovo da poter assaporare.
Con lo "Scudo Astrale" le mie aspettative erano alte, non vedevo l'ora di prendere in mano il mio fidato guerriero e di tornare a sudare per la tensione di non riuscire a terminare la missione nei tempi o nel modo corretto.
E invece nisba, non ho provato nulla, nessun sentimento, nessuna emozione....niente di niente.
Questa espansione mi è rimasta parecchio indifferente, non mi ha regalato nessuna avventura emozionante ma solo un "ti ricordi l'altra volta quando....." continuo.
Peccato, speravo di gridare a squarciagola: "TOGO!".


GIMBO
Dopo una sigarettina (anche se io non fumo) e magari un caffè ….. Cacao, a dispetto di quello che sarebbe potuto succedere con una c di troppo, è proprio un gioco simpatico di piazzamento tessere. Ho avuto la fortuna di provare questo gioco grazie all’ amico Setto, nella sede distaccata del nostro club (leggi proprio club - come si diceva una volta … del resto io sono del ’64) . La serata era programmata per Andor su un tavolo  e “El Gaucho” sull’altro, io per non sbagliare mi ero presentato a cavallo con le bolas alla cintura, purtroppo causa una perdita d’acqua improvvisa, il previsto “El Gaucho” è saltato, mi stavano già cadendo le bolas quando “El Setto”  ha sfoderato dalle bisacce Cacao, così la serata è rimasta comunque in America Latina ma a raccogliere cacao!
Questo gioco ha  regole semplicissime, che si imparano in pochi minuti, adatto a qualsiasi palato,  si comincia subito a giocare …. ma…. ben presto si capisce che  per sviluppare una strategia più profonda che permetta di aumentare i punti finali per vincere, avremo bisogno di un po’ di partite e soprattutto maggior attenzione a dove andremo a piazzare le tessere, non mi addentrerò sullo svolgimento e sulla meccanica del gioco, lo lascio agli esperti, ma posso tranquillamente dire che è sicuramente un gioco adatto a tutti e perfetto per un dopo cena con amici…. se non si è bevuto troppo.


SETTO
Come ha scritto "El Gimbo " la serata era dedicata alle bolas  e ai tori ma dopo aver ricevuto un messaggio da Corvo oppure un Corvo con un messaggio (ora non ricordo) abbiamo cambiato orientamento passando alle fave.(ci piace la favaaaa)
Cacao
Cacao è un gioco di piazzamento tessere che immerge i giocatori nel mondo esotico del "frutto degli dei". Come capo della tua tribù, dovrai condurre il tuo popolo alla prosperità attraverso la coltivazione e il commercio di cacao,per fare ciò avrai bisogno di metterli a lavorare nel miglior modo possibile.
Nel gioco, ogni giocatore ha un mazzo personale di tessere lavoratore, ogni tessera ha 4 lavoratori distribuiti  in modo variabile sui lati. L'area di gioco è costituita da un paio di tessere giungla : un campo di cacao e un piccolo mercato; due tessere giungla sono previste a faccia in su, e le restanti tessere giungla coperte a formare una pila.
Nel suo turno un giocatore, piazza una delle sue tessere lavoratore sul tavolo adiacente ad uno o più tessere giungla già in gioco, poi (se due tessere lavoratore sono accanto a uno spazio vuoto) aggiunge una delle tessere giungla in questo spazio. Dopo aver posizionato la tessera si attiveranno gli effetti dati dalla/e tessera/e giungla .Se è stato posizionato un lavoratore accanto a un campo cacao(singolo), si riceve una fava di cacao; se è vicino a un mercato, è possibile scegliere di vendere una fava di cacao per lavoratore a prezzo di listino; se accanto a un pozzo, si riceve l'acqua (farete avanzare una pedina sulla vostra tabella villaggio e a fine partita guadagnerete o perderete monete (P.v) in base alla posizione); se accanto a un tempio, cercherete di guadagnarvi la maggioranza attorno a questa tessera che alla fine del gioco vi frutterà monete (P.v).
Una volta che tutti i giocatori hanno usato tutte le loro tessere dei lavoratori, il gioco finisce, chi dopo aver verificato le maggioranze dei templi e del tracciato fiume ha totalizzato il maggior numero di monete è il vincitore.


Dopo tre partite di questo bel giochino da circa trenta minuti l'una, ci siamo trasferiti in nord Africa, Gimbo ha sfoggiato una ristampa di Medina.
Sinceramente sono rimasto spiazzato da questo gioco, ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai provato. La componentistica è molto accattivante, ogni giocatore dispone di palazzi e mura in legno, questi alla fine andranno a comporre la città di Medina creando un effetto scenico incredibile . Ma attenzione dietro a tanta bellezza si nasconde un gioco astratto per nulla banale, forse Gimbo avremmo dovuto giocarlo a inizio serata che dici ???
In conclusione mentre ad Andor la compagnia dei Bardzgamers combatteva contro un Kraken io ho conosciuto Gimbo, gran bella persona e grande costruttore di città da mille e una notte.
P.s. Però come capo tribù non ci siamo proprio !!!!


GIMBO

Ma la storia non finisce qui, dopo Cacao io, “El Gimbo”, metto sul tavolo Medina, gioco con qualche anno sulle spalle prima edizione 2001, riproposto recentemente dalla White Goblin (la mia copia). Il gioco consiste nel piazzamento di diversi elementi che porteranno alla costruzione della città di Medina.   Quella con Setto è stata la prima volta che sia io che lui lo giocavamo, non mi sento quindi in grado di esprimere un giudizio, anche perché in realtà il gioco nasce per 3 giocatori.  Posso dire però che i materiale sono abbondanti e bellissimi da vedere e da toccare, in legno di diversi colori. Man mano che il gioco progredisce e il tabellone si riempie, vedremo crescere sotto i nostri occhi una città arabeggiante tridimensionale, comunque non ci si deve far ingannare, al di  là del suggestivo impatto visivo, questo titolo richiede sicuramente una profonda strategia.


venerdì 6 marzo 2015

[REPORTAGE] Festival International Des Jeux 2015



Esagerato!
Abbiamo addirittura un inviato speciale in quel di Cannes per il Festival del Gioco!
Grandissimo il Setto, grazie per questo racconto!
 

È quasi passata una settimana e Rozzilla aspetta il post da me promesso.
Il weekend scorso sono andato con la mia ragazza a Cannes, GUARDA UN PO CHE CULO  c'era il Festival International des jeux.
Il festival come potete immaginare dal nome è dedicato al Gioco, dura tre giorni e ogni anno viene organizzato a Cannes all'interno del palazzo dei festival e dei congressi, per intenderci dove fanno il Festival del cinema .
Lo scopo principale è quello di premiare il miglio gioco dell'anno secondo il pubblico francese, questo gioco così riceverà il titolo di "AS D'OR".
A contendersi il premio c'erano Dead of Winter, Five Tribes, Colt Express, Abyss, Deus, Macikoro, Splendor e altri titoli per i più giovani.
Il popolo francese ha eletto come vincitore " Colt Express" (ora mi toccherà comprarlo per capire quanto sia stata sensata questa scelta).

Ma veniamo al nostro weekend.
Siamo partiti verso le 6.30, il navigatore ci ha dato come orario d'arrivo le 10.20, direi perfetto.
Il viaggio è stato interminabile, l'autostrada che costeggia il mare della Liguria è disseminata di gallerie e il cd di Tiziano Ferro si è consumato insieme alle mie orecchie.
Entrati in Francia è andata ancora peggio, per i francesi  è usuale costruire i caselli uno a 2 km dall'altro, e già questo ci dava una idea di quanto sarebbe stato dispendioso come fine settimana.
Arrivati a Cannes wooooooow !!!
Hotel paura per gente con il grano, ecco MI DAI UN GRANO PER UNA PECORA come dire, ma che cazzo ci faccio qui .
Lasciamo la macchina nel parcheggio dell'hotel, ci rilassiamo 10 minuti in camera e via al festival.


Dopo aver percorso la Croisette arriviamo davanti a questa struttura davvero suggestiva, addobbata per l'occasione dagli sponsor, Playmobil su tutti con una bellissima scalinata e uno striscione EPICO.
Non da meno lo striscione di trictrac.net (sito di riferimento ludico francese), e già da queste prime immagini ho capito quanto il mondo dei giochi fosse importane nella terra della baguette (Alla play di Modena voglio lo striscione con la gigantografia di Rozzilla).
Entriamo e passo subito in modalità RINCOGLIONITO (non servono minuti o ore  per trasformarmi in un bimbo felice nella terra dei balocchi ma pochi secondi).
Appena entrati sulla destra si trova il punto informazioni e parte la razzia, ecco in quel punto/momento ho istruito la mia ragazza, le istruzioni erano chiare: amore entriamo in modalità ITALIANI ACCATTONI (tutto quello che può essere preso senza essere arrestati va portato in patria).
Il festival è allestito in due saloni divisi in cinque settori collegati da una via centrale abbastanza ampia, nello specifico Giochi per il computer e console varie, Giochi di ruolo, giochi della tradizione , giochi per bambini e per concludere quello più grande di tutti ossia quello  dei giochi in scatola.
All'ingresso troviamo degli stand di negozianti con esposte le novità e altro, ecco una cosa che non vi ho detto è, che intelligentemente la premiazione viene fatta il primo giorno del festival così da poter vendere più copie possibili del titolo campione (Colt Express era ovunque).
Sulla sinistra intravedo il settore dei giochi per console e decine di ragazzi con gli occhi fuori dalle orbite  " intenti a menare il proprio joystick" , procediamo senza farci troppi problemi e entriamo nella zona viola, i giochi da tavolo.


Ecco da qui in poi non ricordo più nulla .......
Diciamo che la missione era trovare e provare più novità possibili, il primo titolo che è entrato nella mia borsa è stato CACAO, avevo letto su Giochi Sul Nostro Tavolo l'articolo e mi aveva decisamente colpito (Qualche ora dopo ho trovato i ragazzi di Asterion  al tavolo e sembravano decisamente colpiti).
Camminando tra gli stand abbiamo visto molti giochi che in futuro verranno editati in italiano (Asterion), tra tutti mi hanno colpito Barony e Metal Adventures. 


Barony è un Controllo territorio su tabellone modulare, all'inizio ogni giocatore parteciperà alla costruzione del tabellone, ogni tessera che compone il tabellone è composta da tre esagoni con tipologie di terreno diverse.
Ogni giocatore parte con tre città (che saranno i punti di partenza per altrettanti cavalieri) e dovrà muoversi tra le tessere cercando di  fondare nuove e più grandi costruzioni.
Durante la partita si guadagnerà fama e si avanzerà di grado, la partita finisce quando un giocatore raggiunge sulla tabella di gerarchia il titolo di Duca.


Il secondo è un gioco che gira dal 2013, e dovrebbe arrivare da noi proprio tra pochi giorni.
Purtroppo non ho avuto modo di provarlo ma da fuori sembrava molto fico, dovremmo aspettare ancora qualche giorno per sapere quanto è valido (per ora sui siti di settore viene valutato abbastanza bene).

Purtroppo non avevo tenuto conto del fattore lingua, quindi dopo un oretta l'entusiasmo iniziale si era trasformato in angoscia.
Vedevo tutti questi gioconi sui tavoli e io non potevo interagire con loro, (molte volte i dimostratori si sono trovati in difficoltà cercando di spiegare un regolamento corposo in inglese) la fortuna vuole però che a Cannes fosse presente Lorenzo della Horrible Games.


Con Lorenzo abbiamo giocato a Skull, un filler per 2-5 giocatori;  i partecipanti hanno 4 sottobicchieri e su 3 di questi hanno disegnati dei fiori mntre su uno un teschio. 
Nel loro turno possono o giocare un sottobicchiere (coperto) o scommettere quanti fiori ci sono sotto tutti i sottobicchieri mentre gli altri giocatori (se è stata lanciata la scommessa) possono o rilanciare o passare.
A scommessa/asta ultimata il giocatore che ha stabilito il numero gira lo stesso numero di tessere (è obbligato a girare tutte le sue), se incontra un teschio perde e deve scartare un suo sottobicchiere mentre se non trova nessun teschio vince; il primo che ci azzecca per due volte vince la partita. 
Non voglio raccontarvi del prototipo che abbiamo provato perché a oggi si tratta di un progetto troppo complesso per essere messo al mondo.

Una cosa però molto interessante che ho scoperto da Lorenzo è stata l'esistenza dell'OFF!
Dopo la chiusura serale del festival, in un altra ala del palazzo, autori affermati o emergenti si trovavano con i giocatori per provare e far provare prototipi vari!
Spettacolo !!!!!!
Ovviamente non potevo mancare!
Dopo una cenetta leggera (risotto con fonduta e frutti di mare) siamo andati a curiosare tra i tavoli, questo è stato proprio il valore aggiunto della manifestazione, trovare alle undici di sera così tanta gente giocare ridere e scherzare è stato proprio bello!
Nnaturalmente non abbiamo giocato a nulla proprio per i problemi che vi ho scritto prima e anche per la stanchezza quindi siamo tornati in hotel per dormire un po' e ricaricarci per un altra strepitosa giornata!


Il giorno successivo abbiamo fatto compere, abbiamo visto la mostra dedicata a dixit e fatto l'ultimo giro tra gli stand per segnarci i nomi dei giochi da tenere sotto controllo, tra i tanti vi voglio segnalare questi: Viticulture, Bellz, Pingo Pingo e Mysterium della Libellud che non è altro che la versione graficamente più accattivante de "Il Sesto Senso".



Soddisfatti e pieni di gadget rubati tra gli stand dalla mia morosa (non è vero erano gratuiti ma lei ci vedeva qualcosa di furtivo) siamo tornati alla macchina dove abbiamo trovato l'ultima sorpresa: il conto del parcheggio!!!!!

Durante il viaggio di ritorno ho valutato quanto questo weekend fosse stato sensato, ho trovato tanti punti positivi ma anche qualche punto negativo, uno su tutti Tiziano Ferro! 
Nooooooooooooo iniziano le gallerie !!!!