mercoledì 30 agosto 2017

[COMMENTI] Doom: The Boardgame



Uno dei primi titoli che ho acquistato, e parliamo dell'ormai lontano 2004, è stato proprio "Doom:The Boardgame".
Era un gioco totalmente diverso da questa nuova edizione, un dungeon crawling puro dove un giocatore gestiva il male mentre gli altri girovagavano per stazioni spaziali all'oscuro di come si sarebbe creata la mappa, in cerca dell'obbiettivo che la missione prevedeva.
Una sorta di party alla D&D con il master che costruiva le avventure creando ambientazione e tensione in salsa spaziale.

Questo nuovo titolo (Da due a cinque giocatori) è invece uno skirmish puro dove bisogna "blastare" senza pietà i mostri che il cattivone di turno cagherà fuori senza ritegno, cercando di concludere l'obbiettivo finale nel più breve tempo possibile.
Come faremo a svolgere le azioni? Oltre i classici tiri di dado dovremo cercare di rendere sempre più performante il nostro mazzo raccogliendo armi e oggetti particolari dalla plancia.


La componentistica è davvero di livello, le miniature sono molto belle e anche le varie plance in cartone sono spesse e robuste.
Onestamente non ero molto convinto di questo titolo, avevo paura fosse un semplice "tira il dado e spera esca più danno possibile" invece la meccanica del card-driven unita alle combo che si innescano è riuscita a rapirmi (Una sorta di deckbuilding molto light).
La cooperazione fra compagni gioca davvero un ruolo fondamentale e questo mi è piaciuto molto, lanciare un ologramma per coprire un compagno che sta tentando di soffiare l'arma super power sotto il sedere di un demone incazzato credetemi che gasa tantissimo.

Ho trovato questo nuovo Doom molto più tattico e ragionato, in alcuni casi quasi scacchistico.
Il movimento dei personaggi e il range delle armi possono davvero mettere il bastone fra le ruote ad entrambe le fazioni ma è altrettanto vero che la fortuna nel tiro dei dadi aiuta non poco.
Questo però non deve spaventarvi, ci sono molte carte che permettono di arginare un tiro andato male!
Degne di nota le "glory kill" ossia i famosi colpi devastanti che "sciolgono" i mostri nel corpo a corpo; riuscire a portarne a termine uno, oltre a potenziare il personaggio, è motivo di vanto ed orgoglio al tavolo.


Le sensazioni sono state di totale fluidità dei turni, il gioco a mio parere gira che è una meraviglia senza intoppi e senza particolari tempi morti.
Se dovessi trovargli qualche pecca direi che il setup non è dei più veloci e il testo di qualche carta non è molto intuitivo ma con l'imminente localizzazione in italiano credo tutto si risolverà senza problemi.
Abbiamo provato il titolo in cinque giocatori e, da una prima impressione, sembra il top giocato a pieno regime.
Pensare di giocarlo in due o tre non mi esalterebbe particolarmente.
La durata è stata contenuta, comprese le spiegazioni non siamo andati oltre i 150 minuti.

In conclusione a chi consiglio questo gioco?
Ai maniaci delle miniature e degli American in generale ma anche a chi ha voglia di una bella sfida cooperativa da affrontare con il coltello in mezzo ai denti!
Signori, stiamo parlando di Doom, ripensiamo a quando si giocava davanti ad un monitor pixelloso con il nostro bel fucile a canne mozze stretto in mano pronti a far saltare la testa ai mostri più infimi.....il durello ci faceva venire!



2 commenti:

  1. Mi piacerebbe giocarci, ma non collezionarlo. Sono sicuro che finirei per farci un paio di partite, per poi lasciarlo sulla mensola a contemplarlo.

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    1. Io attenderò la versione italiana, sono certo che la mensola brami questo titolo! :D

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