martedì 17 marzo 2015

[COMMENTI] Il pelo tira più dei giochi in scatola?

In questo periodo il nostro gruppo si rispecchia in questa frase : "Chist so peggio delle puttane!".
Troppi giochi accatastati sulle sedie, testosterone a palla appena si varca la porta della sede e si sente l'odore delle scatole: non saremmo così arrapati nemmeno se ci fossero delle belle milfone "apparecchiate"!
Il problema è proprio quello del numero esagerato di giochi da provare che di settimana in settimana cresce esponenzialmente, ultimamente non riusciamo più a focalizzarci su un gioco solo ma saltiamo da un titolo all'altro come cavallette in calore!
Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando al bar dell'oratorio si chiedeva un misto da mille, tutte quelle caramelle colorate e profumate li sul bancone ti facevano andare in loop il cervello e non vedevi l'ora di provarle tutte!
Riuscivi addirittura a dimenticare per un momento quanto facesse schifo la pizzetta scongelata male che ti appioppavano come "combo" alle caramelle!


Ma torniamo al pelo di Feld, cioè alla sua nuova creazione: Aquasphere!
Alzo la mano subito e dico che Stefan è il mio autore preferito quindi sarò palesemente di parte: il gioco è una "cazzofigata", CAPOLAVORO INDISCUSSO!
Gioco semplice da assimilare ma strategicamente complesso da padroneggiare.
Lo abbiamo provato in quattro, all'inizio il tabellone ci è sembrato il nemico numero uno ma dopo pochi minuti è risultato chiaro e leggibile.
Un gioco dalle dinamiche "corte" e "soffocanti", è come indossare un paio di mutande strette che finiscono sempre nelle chiappe, siamo sempre li a ravanare cercando di sistemarci per il meglio senza però riuscire a stare tranquilli un minuto. 
Se siete in cerca di un titolo leggero e spensierato statene alla larga, se invece volete "crescere di livello" e provare un titolo "maturo" compratelo senza pensarci su!
Importante, indossate un buon paio di mutande per giocarlo!


Di idee diverse è il mio compagno d'avventure Mastro il quale commenta così questo gioco:

Sono piuttosto contrastato nel giudicare questo Aquasphere.
Ricorda nelle meccaniche un po' tutti quei german dove ci sono decine di modi di fare punti vittoria, dove ogni mossa va ponderata attentamente incastrandola con le successive e sopratutto dove si cerca di realizzare delle classiche combo atomiche da una valangata di punti. Devo dire sotto questo punto di vista niente di nuovo. Certo le meccaniche sono perfette e rodate come un buon orologio svizzero, tutto fila liscio e senza dubbi e senza mai ricorrere al manuale per interpretare una regola o altro. Anche la grafica textless funziona bene: è chiara e facilmente interpretabile.
Le possibili azioni da svolgere sono poche (bene), i modi di fare PV molti ma non troppi (bene anche questo poiché crea un po' di competitività tra i giocatori), le combo possibili ci sono ma non sono esageratamente potenti (in modo da non diventare l'unico obbiettivo di ogni partita).
L'atmosfera riprodotta non è male e da un po' quel senso di claustrofobia dell'essere sul fondo del mare anche se non si capisce bene cosa effettivamente questi scienziati stiano cercando (i PV infatti si fanno anche con semplici azioni di 'manutenzione').
Colori e materiali azzeccati (un po' anni 60 da copertina di yellow submarine) anche se ho trovato la plancia della base un po' confusa (inizialmente non si capiva se alcune figure servissero effettivamente al gioco o fossero solo di contorno).

A mio avviso l'unica innovazione di Aquasphere è la doppia plancia anche se ho trovato quella dell'ingegnere piuttosto pretestuosa (in definitiva si poteva benissimo mettere tutto su un'unica plancia e nessuno se ne sarebbe accorto), bella invece la forma di quella principale su cui si svolge il 90% del gioco.
In conclusione un'innovazione che innovazione non è (forse nemmeno lo voleva essere).


Ritengo che il punto debole di tutti i german sia la scarsa interazione tra i giocatori.
Come si comporta sotto questo aspetto Aquasphere? Io l'ho trovato piuttosto deludente. Personalmente per tutta la partita ho pensato solo al mio orticello dando solo ogni tanto un'occhiata all'orto del vicino e il più delle volte non per guastarglielo quanto per assicurarmi che non potesse guastare il mio. Così è stato per tutti e quattro i partecipanti. Sussiste sempre il problema che è meglio fare PV per se che spendere azioni per ostacolare un avversario (favorendo gli altri due..).
In definitiva un gran bel german senza intoppi e molto ben bilanciato nel distribuire i PV ma con scarsa interazione tra i giocatori... niente di nuovo sotto il sole.


Gioco di civilizzazione con le carte?
Lo buttiamo sul tavolo della sede non molto convinti, la copertina attira tantissimo ma aprendo la scatola fuoriesce una desolazione che poche volte abbiamo provato.
La grafica è asettica, potremmo usare il tabellone come tavolo operatorio tanto è freddo!
Ci guardiamo e Poncio esclama: "Pheeeeeega, è come trovare una gran bella ragazza per strada però senza tette!".
Perla di saggezza cruda ma veritiera.


Il Set-up scorre via veloce, così come anche le spiegazioni risultano semplici e lineari.
Il gioco ci impiega poco a carburare e le facce di Mastro e Poncio sembrano molto soddisfatte.
Historia viene apprezzato tantissimo, a fine partita l'entusiasmo è alle stelle, la componentistica "pecora" risulta essere solo un vago ricordo.


Punto a suo favore è anche l'interazione presente da non sottovalutare, sulla mappa i punti che si possono fare sono tanti e devo dire esserci un bello "scannamento" per poterseli accaparrare! 
Bello, davvero, il gioco del chirurgo ci ha colpiti molto positivamente!


SERIALE

Dopo tanto tempo finalmente si torna a giocare e quale modo migliore per farlo se non ricominciando da un gioco che ci ha regalato tante emozioni?
Ovviamente stiamo parlando del rompicapo Le leggende di Andor.
Abbiamo lasciato i nostri eroi dopo aver sconfitto il drago.
Ora convinti di potersi finalmente riposare in taverna, i nostri eroi stavano già ordinando le loro birre per festeggiare degnamente l'eroica impresa.
Purtroppo non sarebbe stato così, il principe era scomparso e i mostri minacciavano ancora il regno.
non restava altro che riprendere le armi e ripartire nuovamente all'avventura mettendo a repentaglio le loro vite per salvare gli innocenti.



Questa nuova espansione ripercorre il già collaudato regolamento aggiungendo qualche chicca. In particolare i nostri eroi avranno disposizione degli artefatti per affrontare le insidie che si presenteranno durante l'avventura.
Sarà importante scegliere quelli più idonei alla strategia scelta, perché come ben sappiamo ogni errore può essere fatale.
Non valutare una mossa potrebbe trasformare un successo in un imperdonabile fallimento.
Che dire anche questa volta non ha tradito le aspettative piacerà sicuramente agli appassionati di Andor.
Al primo tentativo comunque un successo che dire un giocatore fortunato è meglio di un giocatore bravo.
Questa espansione permette di giocare l'avventura affrontando diversi pericoli sulla stessa falsariga infatti salvare il principe sarà comunque l'obiettivo comune di ogni giocata.
Ovviamente voto molto positivo per uno dei più bei collaborativi in circolazione.


ROZ

Andor è stato amore a prima vista!
Ricordo ancora quando per mesi non giocavamo ad altro se non a questo titolo, abbiamo letteralmente sbranato le missioni "base" e, una volta terminate, non vedevamo l'ora uscisse qualche cosa di nuovo da poter assaporare.
Con lo "Scudo Astrale" le mie aspettative erano alte, non vedevo l'ora di prendere in mano il mio fidato guerriero e di tornare a sudare per la tensione di non riuscire a terminare la missione nei tempi o nel modo corretto.
E invece nisba, non ho provato nulla, nessun sentimento, nessuna emozione....niente di niente.
Questa espansione mi è rimasta parecchio indifferente, non mi ha regalato nessuna avventura emozionante ma solo un "ti ricordi l'altra volta quando....." continuo.
Peccato, speravo di gridare a squarciagola: "TOGO!".


GIMBO
Dopo una sigarettina (anche se io non fumo) e magari un caffè ….. Cacao, a dispetto di quello che sarebbe potuto succedere con una c di troppo, è proprio un gioco simpatico di piazzamento tessere. Ho avuto la fortuna di provare questo gioco grazie all’ amico Setto, nella sede distaccata del nostro club (leggi proprio club - come si diceva una volta … del resto io sono del ’64) . La serata era programmata per Andor su un tavolo  e “El Gaucho” sull’altro, io per non sbagliare mi ero presentato a cavallo con le bolas alla cintura, purtroppo causa una perdita d’acqua improvvisa, il previsto “El Gaucho” è saltato, mi stavano già cadendo le bolas quando “El Setto”  ha sfoderato dalle bisacce Cacao, così la serata è rimasta comunque in America Latina ma a raccogliere cacao!
Questo gioco ha  regole semplicissime, che si imparano in pochi minuti, adatto a qualsiasi palato,  si comincia subito a giocare …. ma…. ben presto si capisce che  per sviluppare una strategia più profonda che permetta di aumentare i punti finali per vincere, avremo bisogno di un po’ di partite e soprattutto maggior attenzione a dove andremo a piazzare le tessere, non mi addentrerò sullo svolgimento e sulla meccanica del gioco, lo lascio agli esperti, ma posso tranquillamente dire che è sicuramente un gioco adatto a tutti e perfetto per un dopo cena con amici…. se non si è bevuto troppo.


SETTO
Come ha scritto "El Gimbo " la serata era dedicata alle bolas  e ai tori ma dopo aver ricevuto un messaggio da Corvo oppure un Corvo con un messaggio (ora non ricordo) abbiamo cambiato orientamento passando alle fave.(ci piace la favaaaa)
Cacao
Cacao è un gioco di piazzamento tessere che immerge i giocatori nel mondo esotico del "frutto degli dei". Come capo della tua tribù, dovrai condurre il tuo popolo alla prosperità attraverso la coltivazione e il commercio di cacao,per fare ciò avrai bisogno di metterli a lavorare nel miglior modo possibile.
Nel gioco, ogni giocatore ha un mazzo personale di tessere lavoratore, ogni tessera ha 4 lavoratori distribuiti  in modo variabile sui lati. L'area di gioco è costituita da un paio di tessere giungla : un campo di cacao e un piccolo mercato; due tessere giungla sono previste a faccia in su, e le restanti tessere giungla coperte a formare una pila.
Nel suo turno un giocatore, piazza una delle sue tessere lavoratore sul tavolo adiacente ad uno o più tessere giungla già in gioco, poi (se due tessere lavoratore sono accanto a uno spazio vuoto) aggiunge una delle tessere giungla in questo spazio. Dopo aver posizionato la tessera si attiveranno gli effetti dati dalla/e tessera/e giungla .Se è stato posizionato un lavoratore accanto a un campo cacao(singolo), si riceve una fava di cacao; se è vicino a un mercato, è possibile scegliere di vendere una fava di cacao per lavoratore a prezzo di listino; se accanto a un pozzo, si riceve l'acqua (farete avanzare una pedina sulla vostra tabella villaggio e a fine partita guadagnerete o perderete monete (P.v) in base alla posizione); se accanto a un tempio, cercherete di guadagnarvi la maggioranza attorno a questa tessera che alla fine del gioco vi frutterà monete (P.v).
Una volta che tutti i giocatori hanno usato tutte le loro tessere dei lavoratori, il gioco finisce, chi dopo aver verificato le maggioranze dei templi e del tracciato fiume ha totalizzato il maggior numero di monete è il vincitore.


Dopo tre partite di questo bel giochino da circa trenta minuti l'una, ci siamo trasferiti in nord Africa, Gimbo ha sfoggiato una ristampa di Medina.
Sinceramente sono rimasto spiazzato da questo gioco, ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai provato. La componentistica è molto accattivante, ogni giocatore dispone di palazzi e mura in legno, questi alla fine andranno a comporre la città di Medina creando un effetto scenico incredibile . Ma attenzione dietro a tanta bellezza si nasconde un gioco astratto per nulla banale, forse Gimbo avremmo dovuto giocarlo a inizio serata che dici ???
In conclusione mentre ad Andor la compagnia dei Bardzgamers combatteva contro un Kraken io ho conosciuto Gimbo, gran bella persona e grande costruttore di città da mille e una notte.
P.s. Però come capo tribù non ci siamo proprio !!!!


GIMBO

Ma la storia non finisce qui, dopo Cacao io, “El Gimbo”, metto sul tavolo Medina, gioco con qualche anno sulle spalle prima edizione 2001, riproposto recentemente dalla White Goblin (la mia copia). Il gioco consiste nel piazzamento di diversi elementi che porteranno alla costruzione della città di Medina.   Quella con Setto è stata la prima volta che sia io che lui lo giocavamo, non mi sento quindi in grado di esprimere un giudizio, anche perché in realtà il gioco nasce per 3 giocatori.  Posso dire però che i materiale sono abbondanti e bellissimi da vedere e da toccare, in legno di diversi colori. Man mano che il gioco progredisce e il tabellone si riempie, vedremo crescere sotto i nostri occhi una città arabeggiante tridimensionale, comunque non ci si deve far ingannare, al di  là del suggestivo impatto visivo, questo titolo richiede sicuramente una profonda strategia.


10 commenti:

  1. va che bel post fiume! anche voi a parlar bene di Cacao tra l'altro... mi sa che mi è partita la compulsione...

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  2. Se sei alla ricerca di un gioco dal regolamento semplice e chiaro, che occupi il giusto tempo nella serata e che sia abbastanza profondo .... Cacao è il tuo gioco !!!

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  3. Ragazzi che organo questo post!! Molto meglio di una Milfettona apparecchiata! Poi i commenti da osteria fantastici, mi avete fatto morire dal ridere!

    Su Feld devo provare qualcos'altro prima di capire se è l'autore che fa per me. Trajan mi lasciò perplesso e vedo che aquasphere va in quella direzione.. Perciò credo proverò altro

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    1. Rabbino ma che sei matto!? Tutti i titoli di Feld sono powerissimi!!!! ;)
      Domani butterò sul tavolo Bruges che ho imparato a memoria e sembra mooooolto bello!
      Notre Dame spaKKa come anche La Isla e molti altri....insomma tutti! :D
      Calcola che Bruges però è molto più "easy" di Aquasphere e Trajan....

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  4. Non ho avuto il piacere di provare Trajan purtroppo...
    Comunque Aquasphere è un gioiellino dalle meccaniche precise come un orologione svizzero, il bilanciamento è ottimo ed è uno dei migliori del suo genere.. semplicemente sono alla ricerca di un titolo che possa inserire una maggior iterazione e che non diventi un ,seppur bello, saggio di matematica.. se riesco a farmi capire...
    Provalo magari ti può far ricredere.

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    1. Ah no certo, non si dice mai di no ad un nuovo gioco, ma se devo scegliere preferirei recuperare i suoi vecchi classici che mancano davvero tutti purtroppo... Il tuo preferito? Uno con cui iniziare? Sono orientato su Notte Dame e Bruges

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    2. Niente... mi mancano entrambi ahime...
      So che Roz Gimbo e Setto ieri hanno provato Bruges.... pazienta un pochino e avrai i verdetti!!

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  5. Complimenti! questo è uno di quei post belli corposi che ti lascia proprio soddisfatto e i titoli capitano a proposito. Cacao mi ispira, gioco easy per un dopo cena con jack daniels. Historia ne sento parlare un gran bene ma davvero nn riesco a farmi piacere l'aspetto grafico, devo decidere tra questo e Golden Age. Aquasphere invece è un acquisto quasi sicuro (adoro Trajan e nn mi è dispiaciuto Bruges anche se provato solo gli ultimi 10 min di Lucca comics) certo anche quì c'è un pari merito con Florenza....si tratta solo di vedere quale prendo prima... il mio bancomat sta singhiozzando...
    PS ne approfitto per chiedere un parere... Labyrinth...???

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    1. Ciao Luca, Labyrinth, io per ora l'ho solo: acquistato, defustellato, imbustato, guardato e poi .... basta. Purtroppo penso che un parere non sarò in grado di dartelo prima del 2016.
      Gimbo

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    2. Ciao Luca!
      Bhè Florenza deve esser molto ma molto bello ma anche Feld non è da meno!
      Brugs lo abbiamo giocato giovedì sera e spaKKa come sempre, a me piace molto! Aquasphere devi averlo, o se saret alla Play dovete provarlo pr forza, so che vi piacerà sicuramente! ;)

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