lunedì 4 maggio 2015

[ANTEPRIMA] ALONE


Come cazzo si fa a parlare di un diario per 75 minuti?!?
Ma siamo impazziti?
Stasera sarà LA SERA, il mitico Andrea Crespi verrà in sede a farci provare Alone e io mi ritrovo in una fatiscente aula ad ascoltare professori che discutono sulle modifiche del diario delle giustificazioni che gli studenti delle medie dovranno utilizzare l'anno prossimo.
Ci credo che nessun vuole candidarsi per far parte del consiglio d'istituto, la riunione iniziata alle 18 è terminata alle 21.20!

Corro come un pazzo sotto la pioggia per cercare di recuperare minuti preziosi, i ragazzi arriveranno fra poco e io non posso tardare!
Inserisco la chiave nella toppa che sono le 21.30, ho le gambe che mi tremano mentre l'acido lattico causato dallo sforzo sta per fuoriuscirmi dalle orecchie.
Ammazza se sono fuori forma, una volta l'avrei sbranata la strada, ora mi sembra di camminare con un facehugger incollato che mi succhia energia o peggio ancora......che il facehugger me lo sia mangiato!?!?

Non ci credo ancora, stiamo setuppando Alone, gioco survival horror con meccanismi di dungeon crawler sul quale sto sbavando da tempo.
Questo particolare cooperativo è nato da una idea di Andrea Crespi e Lorenzo Silva.
Andrea ci tiene a precisare che il titolo è in via di sviluppo e completamente in "modalità" beta sotto qualsiasi tipo di aspetto.
Le regole scorrono lisce, tutto è chiaro e ben lineare.
Siamo pronti a partire.
Il Setto è visibilmente angosciato, giocare contro tre persone che tenteranno di tutto pur di farlo perdere non rende tranquilli e in più l'ambientazione di certo non aiuta!
Questa cosa del team cattivoni VS. un solo eroe è una CAZZOFIGATA colossale!
Durante il gioco ho percepito più volte il senso di sconforto e solitudine che l'eroe stava attraversando mentre noi "bestie di satana" eravamo gasatissimi tentando di pianificare al meglio la mossa successiva.
Non sto a spiegarvi nulla delle meccaniche perché i miei soci saranno più precisi ma posso dirvi che il gioco merita, e tanto anche.
Mi è piaciuto molto muovere le fila dell'avventura come il classico master fa in un gioco stile "Descent" in più la chicca dell'aggiunta dei compagni d'avventura è il top!
Curiosissimo di provarlo dall'altra parte della barricata, visto il mio sangue freddo sono sicuro che riuscirei a rimanere impassibile e calmo per tutta la durata della partita!

Un grazie di cuore ad Andrea per la disponibilità e per la voglia di mettersi in gioco ascoltando tutte le nostre impressioni a fine game.
La prossima volta inviteremo Sigourney Waver, sono sicuro ci darà del gran filo da torcere nei panni di eroina!


PONCIO

Ho avuto l’onore di partecipare alla “serata test” di questo interessantissimo titolo.
Il grande Andrea ci ha introdotto in maniera egregia la sua nuova creatura nata dalla collaborazione con Lorenzo Silva.
Che dire, sarà la passione che riesce a trasmettere Andrea, sarà l’ambientazione e la tipologia di gioco ma ho dovuto applicare uno di quegli apparecchi da dentisti per aspirare la saliva durante la partita.
In due minuti il mio piccolo cervello si era già settato in modalità "Alien ON", potevano raccontarmi qualsiasi cosa sull'ambientazione...io ero già bello che piazzato sotto le torri di raffreddamento dell' LV426.
Non voglio ripetere quanto già detto dall'autore ad Agzaroth nella sua esauriente intervista (Che potete trovare QUI ), posso aggiungere solo che dopo 5 minuti di gioco la prima citazione che mi è venuta in mente è stata:
“17 giorni? Ehi, non è per togliervi la speranza ma qui non reggeremo 17 ore! Quelle cose verranno qua dentro come hanno fatto prima! Verranno qua e ammazzeranno anche noi!!”.

Ed eccoci al tavolo, un “agnello sacrificale” contro  3 menti oscure con la schiuma alla bocca. Tre malefiche creature che saranno costrette a pianificare velocemente le proprie mosse se vorranno assaporare le teneri carni dell’ovino, dovranno intendersi e coordinarsi  per un medesimo fine, dispensare morte.
Non c'è un'interazione diretta tra forze del male, pur avendo sott'occhio l'intera mappa dell'avventura e l'evoluzione delle gesta del bene non possono comunicare tra loro ma solo tacitamente collaborare tramite un pull di azioni. E qui forse sta il maggior punto debole nell'impersonare la mefistofelica creatura, giocare in solitario o capire l'intenzione dei "colleghi" e cercare di far squadra?
Ad inizio partita sembrerebbe esserci un notevole svantaggio per il bene, le azioni disponibili di quest'ultimo non sembrano possano impensierire "l'oscurità", apparentemente più avvantaggiata sia per numero di creature teoricamente disponibili che per conoscenza dell'intera area di gioco, ma è una mera illusione!
A conti fatti entrambe le parti giocano sul fil di lana!
Se da una parte regna l'angoscia di gestire ogni situazione in completa solitudine e senza nessun aiuto alleato, dall'altra credo che lo sconforto stia nel non riuscire a coordinarsi per perseguire il medesimo fine.
Portare avanti un'azione in solitario per le forze del male non sembra faciliti molto il loro obiettivo.

Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è stato il livello di stress a cui è soggetto l'eroe.
Ciò fa sì che il tutto non si tramuti in una caccia all'uomo ma si venga a creare la situazione in cui il predatore giochicchia un po' insieme alla preda prima di sferrare il colpo mortale.
Il livello di stress influenza infatti il successo nelle azioni del bene ledendone sempre più la speranza di successo.
Concludendo, pur avendolo provato una sola volta, l'impressione  è stata più che positiva, la percezione di disequilibrio tra le due parti avuta all'inizio si è dissolta a fine partita.
Quello che mi è mancato e forse mi sarebbe piaciuto vedere è una sorta di interazione dell'eroe di turno per interferire nelle trame del male: poter reagire senza essere sempre e solo in balia degli eventi stando continuamente sulla difensiva.


SETTO

Già dal pomeriggio tramite whatsapp avevo capito che Mastro, Poncio e Roz mi avrebbero fatto interpretare il povero "buono", mentre loro super combattivi come non mai ( erano appena tornati da un campus di Soft-Air ) mi avrebbero dato la caccia interpretando il MALE.
Il male, lavorando dietro uno schermo, pianifica le sue azioni spostando sulla mappa ( NASCOSTA AL BUONO) i suoi scagnozzi.
Il buono a inizio turno partirà a spendere le sue azioni  dall'ultima  tessera esplorata nel turno precedente, quindi dovrà cercare di orientarsi e ricordare il percorso già esplorato che l'ha condotto in quella posizione. 
Questa " meccanica" è sicuramente un punto forte del gioco, mette la giusta ansia, porta il buono che ha poche azioni a ragionare per non sbagliare strada e a sperare che girando l'angolo non vi siano entità oscure.
Il buono ha anche delle capacità di ricerca, queste lo portano durante la partita a migliorare il personaggio, trovando armi nuove o componenti da combinare con l'equipaggiamento già in possesso.
Una cosa che ho notato giocando è che in base allo stile di gioco del buono può cambiare nettamente l'esperienza della partita , ci saranno quelli che cercheranno di affrontare i nemici combattendo, quelli che cercheranno  di aggirare il male o di indebolire la forza del nemico riparando il dungeon come per esempio portando luce nella mappa ( la luce indebolisce l'efficacia d'attacco del male ).
 
Il gioco comunque rimane un survival horror quindi l'autore ha specificato che difficilmente  vedremo dei buoni stile "Rambo".
L'unica " pecca" che ho potuto trovare è il downtime che il buono deve subire se dietro lo schermo si siedono dei giocatori troppo strategici.
Ovviamente, essendo tutto ancora in fase sperimentale,  gli autori stanno già pensando a come poter migliorare questa sensazione.
Nel complesso  il gioco mi è piaciuto veramente tanto, mi è piaciuta l'aderenza alla parte narrativa ( data dalla missione ) e il bilanciamento complessivo , loro erano in tre io da solo ed entrambi abbiamo soddisfatto  un obbiettivo per poi giocarci la vittoria nella stessa stanza.
Non mi resta che ringraziare Andrea per averci spiegato l'ennesimo  gioco in maniera superba e per averci dato questa opportunità. 



MASTRO

Può l'angoscia, il senso di impotenza, lo sconforto e la sensazione di non avere via di scampo essere fonte di divertimento?
Con Alone sì.
Il buon Setto ci aveva anticipato alcune settimane fa in una discussione scazzo dopo un partitone a Terra Mystica il canovaccio della nuova creazione di Andrea Crespi e di Lorenzo Silva: Alone.
Ambientato in un lontano futuro un po' Alien un po' Doom con un eroe solo e debole contro torme di creature mostruose e inquietanti, l'hype per questo titolo era per me già alle stelle.
Ho un debole per tutto ciò che sfiora il mondo di Alien come per il genere survival e quando Andrea si propone di farci provare la beta di Alone sono felice come un Facehugger!
 Alone vede l'eroe, giocato da un singolo partecipante, contro uno/tre partecipanti al controllo delle forze malefiche.
La sera della prova siamo in quattro: Roz Poncio e io al comando delle forze aliene e Setto nel ruolo dello (sfortunato) eroe.
Presente anche un istrione di eccezione: nientemeno che Andrea Crespi di Quintadimensione, una delle due menti dietro la nascita di Alone.

Ci sediamo al tavolo, la lega del male da una parte di fronte alla mappa dell'intera stazione e dietro un generoso schermo, dall'altra il povero Setto visibilmente preoccupato di aver ben tre avversari pronti a mettergli i bastoni tra le ruote.
In pratica a noi tre viene affidata tutta la gestione della mappa (man mano che l'eroe si muove attraverso i bui corridoi) nonché l'onere di muovere tutte le creature abominevoli che infestano la stazione.
Non è un semplice ruolo che potrebbe essere paragonabile a quello di un Role Master, qui è richiesto il massimo sforzo per impedire all'eroe di compiere il suo dovere.
Quindi niente sconti, niente 'alleggerimenti' in onore del gameplay.
In Alone entrambe le parti giocano per vincere!

Tutto si svolge spendendo punti azione, l'eroe ha un ampio ventaglio di azioni disponibili tra cui la possibilità di saldare una porta per rallentare i nemici (Alien docet!), cercare, combinare vari oggetti per ottenerne di più efficaci o nascondersi oltre ovviamente a combattere e correre (fuggire sarebbe più appropriato!).
Le azioni disponibili alla fazione del male sono più limitate ed oltre a movimento ed attacco c'è da gestire lo spawning di nuove creature o la pesca di carte che possono portare a veri e propri colpi di scena.

La partita si è risolta a favore del male ma veramente di un soffio (ottimo bilanciamento). 


L'ambientazione è ben ricreata e la tensione si leggeva chiaramente sul viso di Setto.

Alone probabilmente da il meglio di se giocato nel ruolo solitario dell'eroe poiché le sensazioni che ho elencato all'inizio di questo commento si provano solo in questo ruolo. Sicuramente nei panni dell'eroe Alone si distingue dagli altri giochi.
Avere due o addirittura tre giocatori coalizzati contro di te è sicuramente angosciante  ma in senso positivo, la supposta inferiorità è un punto di forza in questo caso.

L'unica cosa che temo è appunto il rischio della disparità di divertimento tra i due ruoli (aspetto di giocare come eroe per pronunciarmi).
Abbiamo riscontrato anche l'inoperatività dell' eroe durante il turno dei suoi avversari, peccato non poter intervenire come invece succede viceversa con l'uso delle carte evento.
Oltre a questo ci sono tutte le premesse  per un ottimo gioco ricco di atmosfera e con finalmente qualcosa di veramente innovativo!

Ancora un ringraziamento particolare ad Andrea Crespi per averci sottoposti a questa fantastica anteprima e felici di essere stati i suoi dummies da crash test!

8 commenti:

  1. Grazie a voi ragazzi!
    P.S.
    Stiamo già valutando i punti "Adrenalina" per fare intervenire l'eroe durante le azioni del male...e quindi sarete voi a testarlo!!!!

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  2. L'idea del gioco mi piace. E' il genere che fa per me

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  3. Oh.. Ero convinto di aver già commentato!
    Forse la marea di maledizioni che vi ho lanciato per aver provato il gioco con l'autore a "casa vostra" è stata bloccata da internet!

    Come già detto più e più volte, idea super interessante che forse lancerà un filone di giochi tutto suo! Sono curioso di vedere come risolveranno tutti i problemi che possono causare meccaniche del genere.

    Ricordo che una volta ebbi anche io un'idea del genere. Creai un prototipo per una campagna per Hero quest in cui c'erano due signori oscuri e la compagnia degli eroi. La cosa che era leggermente diversa è che si, i signori oscuri giocavano assieme contro il male, però non vincevano per forza assieme. Ognuno di loro aveva degli obiettivi tutti suoi che potevano cozzare con gli obiettivi dell'altro oscuro signore. Era quindi importante bilanciare fasi di cooperazione con fasi di antagonismo. Gli eroi dal loro canto potevano trovare spazio d'azione proprio nelle diatribe tra oscuri signori.
    Anche qui in Alone potrebbe essere un'idea

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. una domanda: al play era già una beta molto sperimentale e già allora non riuscii a provarlo, mi chiedo: "a grandi linee" sarà disponibile entro fine anno? o dove posso guardare per vedere eventuali aggiornamenti.. sono molto interessato

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    1. Ciao Becks, benvenuto!
      L'uscita di Alone è prevista per la metà del 2016, per ulteriori aggiornamenti seguici e avrai tutte le news del caso! ;)
      Ciao!

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  6. Ma avete giocato con i token, porte e personaggi del boardgame di DooM?! Grandiosi XD

    Non vedo l'ora esca questo titolo... Se è fatto bene come Apollo XIII allora sarà spettacolare!

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    1. Si si, esatto! ;)
      Non dirlo a noi, lo stiamo attendendo con MOLTA trepidazione! :D

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