mercoledì 26 febbraio 2014

[COMMENTI] Forbidden Desert


Forbidden Desert è il seguito del famoso gioco di Matt Leacock (Autore anche di Pandemia) "L'isola proibita" (In Inglese Forbidden Island).
In questo "sequel" impersoneremo i ricercatori che sono sopravvissuti allo schianto dell'elicottero che li stava portando in salvo dall'Isola Proibita.
Ovviamente dove potevano cadere?
Nel "Deserto Dimenticato"!
Un gioco cooperativo molto adrenalinico, veloce (Siamo più o meno intorno ai 60 minuti per partita) ma con un'elevata difficoltà.
Il tabellone continua a mutare quasi si "auto-alimentasse" quindi le strategie possono essere ribaltate in pochi minuti.
Noi abbiamo provato due partite a cinque giocatori, tutte e due purtroppo perse.
Contrariamente alla normalità provo un senso di "piacere" quando il gioco vince sui giocatori.
In questa maniera la longevità e la voglia di rigiocarci non verranno mai meno.
Consiglio vivamente l'acquisto, magari in "bundle" con il primo capitolo! ;)
PS: Menzione d'onore per la componentistica, molto ben fatta, la scatola è davvero un piccolo gioiello! ;)

3 commenti:

  1. Cosa c'è di meglio, in una fredda sera d'inverno, che calarsi nei panni degli avventurieri sfigati che, dopo essere decollati dall'isola proibita in elicottero, precipitano in un torrido deserto?

    Perse due partite su due, ma che bello ugualmente! Il tabellone cambia di continuo, obbligando i più temerari a cercare percorsi alternativi e i più codardi a rifugiarsi al sicuro nei tunnel ;)

    Nella prima partita ho vestito i panni del "cammello" del gruppo: con il pieno d'acqua, correvo ovunque per dissetare i miei stravolti compagni che setacciavano ogni duna in cerca dei pezzi della nostra astronave. Il caldo però è aumentato davvero velocemente e presto uno di noi non ce l'ha più fatta: quando sono arrivato da lui con l'acqua era ormai troppo tardi.

    Iniziando la seconda partita ci siamo detti "Ok, ora è chiara la strategia che dobbiamo adottare, ce la faremo!", ma anche questa volta il deserto ha avuto la meglio su di noi.

    Il gioco è davvero carino: abbastanza simile all'isola proibita da farci capire immediatamente le regole, ma al tempo stesso diverso quanto basta per non farlo sembrare un clone.
    Le partite filano via veloci, tra i classici "te l'avevo detto io" e i soliti sfottò che solo un buon cooperativo riesce a regalare.
    Con giochi così vale davvero la regola "l'importante è partecipare, non vincere": nonostante le sconfitte il divertimento è stato tanto.

    Peccato che, per ora, sia solo in inglese: avrei voluto regalarlo ai miei nipotini, ma sono un po' troppo piccoli per giochi in lingua. Nell'attesa ho optato per regalargli l'isola proibita ... sarà che mi era venuta voglia di giocarci? ;)

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  2. che gioiellino!
    non ho giocato all' "Isola proibita"...ma questo sequel mi ha sicuramente invogliato a provare il precursore.
    Ottimo "filler"..facile da spiegare..facile da capire..ma per nulla scontato...
    I materiali sono proprio belli...solo la scatola metallica, vale la spesa.
    Meccanica interessante, la continua imprevedibilità del "campo da gioco" aggiunge continuamente pressione ai poveri avventurieri impegnati a cercare quel che rimane dell'"elicottero" in un deserto sferzato da tempeste di sabbia alternate a giornate di sole cocente che spossano i giocatori turno dopo turno..
    La componente aleatoria esiste...ma si sa..la meteorologia non è una scienza esatta!

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  3. "Non facciamo pilotare Jello l'orbo" erano state le mie ultime parole prima di decollare da L'isola proibita. Purtroppo nessuno mi ha ascoltato.
    E' un bel filler veloce, facile da capire e molto difficile. Per la prima volta, dopo decine di giochi "difficili dove hanno perso tutti" [Cit. Roz], devo dare ragione al capo.
    Il game è sempre diverso grazie alla continua modifica del tabellone.
    Se avete un'ora libera è da provare!

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